SAN PEDRINO, SIAMO A FINE CORSA
In questi anni, dal 2021 per essere precisi, c’è stato uno scontro per motivi ambientali tra un un gruppo di cittadini, guidati da Legambiente, e il Comune di Paullo. A suo tempo infatti la Giunta aveva autorizzato l’abbattimento di un’area boscata oramai nota a tutti col nome di bosco di San Pedrino. Oggi siamo ancora in attesa dell’esito del ricorso al TAR avanzato nel 2022 da Legambiente contro la suddetta delibera.
Ricordo la PEC che scrissi alla regione e la relativa risposta che ricevetti alle 11:00 di mattina del 2 luglio 2021, in cui si riconosceva l’esistenza di un bosco di neoformazione nell’area indicata. La sera stessa, alle 18:00, l’allora sindaco Lorenzini annunciava che la logistica sarebbe stata stralciata dalla variante proposta qualche mese prima dalla stessa Giunta di Paullo.
Una marcia indietro che non salvò il bosco, come ben sappiamo. Ora siamo alla fine di questa storia. Martedì 6 agosto scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni alla nuova variante. Legambiente ha chiesto di ripristinare il bosco, ma la decisione è nelle mani della nuova Giunta. Ricordiamo che se Consolati, Gilberti e Guida erano già nella Giunta Lorenzini, Badinjki, Pagani e il Sindaco Gianolli sono nuovi e potrebbero avere posizioni diverse.
Dopo che nell’ultimo Consiglio Comunale si è impedito a Massimo Gatti di discutere il problema adducendo una motivazione formale poco convincente, sarebbe gradito che il nuovo assessore all’ambiente, il dottor Abdullah Badinjki, prendesse una posizione chiara sulla questione: esiste la possibilità di salvaguardare almeno una parte dei servizi ecosistemici che sono andati distrutti tre anni fa assieme al bosco oppure dobbiamo aspettarci due nuovi edifici commerciali, un colossale posteggio, e nient’altro?
PS
Nel video è ripresa una delle volpi che popolavano l’area boscata di San Pedrino.