FATTO PERSONALE

FATTO PERSONALE

La Consigliera di maggioranza Simonetta Mazzola si è dimessa. Le ragioni alla base di questa decisione non sono chiarissime; leggo su giornali e social che sembra siano venuti a mancare i presupposti per proseguire. Ma quali sarebbero questi presupposti che c’erano a giugno e che ora non ci sono più?

Comunque le sue dimissioni erano già state chieste da più parti, anche se informalmente, proprio perché la sig.ra Mazzola con altri consiglieri del suo gruppo era stata coinvolta nel fuori onda, quei cinque minuti del Consiglio del 29-09-24 in cui, a microfono aperto, lei e altri hanno rivolto considerazioni offensive verso i consiglieri di minoranza. Su questo nell’ultimo Consiglio Comunale la minoranza ha chiesto la parola per “fatto personale”. Cosa significa? Spiego brevemente. Per regolamento un consigliere può chiedere la parola, al di fuori dell’ordine dei lavori definito dalla presidenza, denunciando un “fatto personale”, cioè il fatto di avere subito un’offesa di qualche tipo durante lo svolgimento di un Consiglio Comunale.

La suddetta richiesta delle opposizioni non ha però avuto seguito, il Sindaco non ha concesso la parola e ha chiuso la seduta senza che i Consiglieri si potessero esprimere sulla questione. Vedi video:

https://paullo.consiglicloud.it/meetings/bEdyelFDRXVmSUk9?s=14180

A me sembra che l’interpretazione dell’articolo 35 del Regolamento del Consiglio Comunale data nel video dal Segretario, e cioè che il fatto personale debba necessariamente essere commesso nel consiglio in cui si chiede la parola, sia errata. In ogni caso ogni cittadino può valutarlo da sè sulla base del testo dell’articolo qui riportato:

Il fatto personale di cui stiamo parlando è avvenuto effettivamente nel Consiglio del 29-09-24, precedente all’ultimo Consiglio, ma in quel momento non poteva essere denunciato perché, appunto, si trattava di un fuori onda. D’altra parte è anche vero che l’impossibilità di accorgersi di essere in onda, con un pubblico in ascolto, attenua la gravità del fatto in sè. Anche per questo il Sindaco avrebbe dovuto nel Consiglio scorso concedere il “fatto personale” chiesto dall’opposizione, un confronto chiaro, aperto, che avrebbe anche consentito ai consiglieri coinvolti di scusarsi ufficialmente e, ne sono certo, le scuse sarebbero state accettate dai colleghi seduti dall’altra parte della sala.

Roberto Bellavita

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